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al testo di Ivan Pozzoni
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La morte ti strappò alla culla e alla battaglia bambino e cavaliere cavaliere bambino - dicevano che fossi fatto d'acciaio inox- sacrificato alla salvezza indoiranica d'un dio caucasico.
La lacrima intrisa del dolore di una madre disteso sulla lastra di una tomba scavò un buco tra terra e sassi, al tuo buio s'offrì un raggio di sole, e, dimentico dell'abbandono, smettesti di sentire freddo.
[Patroclo non deve morire, 2013] |
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